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Accadde Oggi: 15/10/1965 Nino Benvenuti vs Luis Folledo Europeo medi
di Gabriele Fradeani
Dopo avere conquistato contro Sandro Mazzinghi il mondiale WBC e WBA dei pesi superwelter il 18/06 dello stesso anno a San Siro, il Nino nazionale si affaccia alla superiore e più prestigiosa categoria dei pesi medi e chiede il lasciapassare per l’europeo vacante a quel Luis Folledo accreditato al tempo di un 93-3-1 e considerato, soprattutto in Spagna, il migliore medio europeo in circolazione.
Il match si disputò al Palazzetto dello Sport di Roma il 15/10/1965 dopo una infuocata vigilia di dichiarazioni e veleni ma non appena il gong della prima ripresa fece udire il suo suono ogni presunzione della vigilia perse valore e lasciò il campo al ring dove Benvenuti sin dalle primissime battute mise subito in chiaro che il titolo sarebbe andato a lui e lo fece con un magistrale gancio sinistro che mise lo spagnolo in fortissimo imbarazzo.
Una seconda ripresa ancora condizionata da quel colpo ma con l’evidenza dello spagnolo accorto e sulla difensiva mentre Benvenuti portava colpi carichi e maligni tesi a scardinare le difese dell’avversario. Nella terza e quarta tornata Folledo cercava di imprimere una maggiore consistenza alla sua azione e portava un numero maggiore di colpi ma questi pure giunti a segno non lasciavano traccia sulla determinazione di Benvenuti che replicava colpo su colpo.
Il quinto tempo segnò la superiorità di Folledo, l’unica ripresa veramente vinta nel corso di questo combattimento, che sembrava rinfrancato e deciso a recuperare il terreno perduto ma nel round successivo, nel tentativo di forzare i tempi, scagliava un destro caricato e si scopriva. Benvenuti ne approfittava e lo contrava con un preciso gancio destro alla mascella che faceva traballare l’avversario, poi subito giustiziato con il raddoppio di sinistro, fotocopia di quello portato in avvio. Folledo rovinava la tappeto ed appariva subito chiaro che il titolo parlava ormai italiano. Per la verità lo spagnolo con coraggio cercava di rimettersi in piedi ma al “dieci” era ancora fra le nuvole.
Una affermazione quella del nostro pugile da grande campione; una azione, quella finale, non fortunosa ma studiata e portata a compimento con la determinazione di chi sa di essere e vuole essere il numero uno. Un viatico per il mondiale dei medi che si concretizzerà dopo due anni, il 17/4/67 al Madison contro Emile Griffith.